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 La conquista cattolica dell'America: l'assassinio di Abraham Lincoln. 0Il presidente Abraham Lincoln

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MessaggioTitolo: La conquista cattolica dell'America: l'assassinio di Abraham Lincoln. 0Il presidente Abraham Lincoln   La conquista cattolica dell'America: l'assassinio di Abraham Lincoln. 0Il presidente Abraham Lincoln EmptyVen Apr 23, 2010 10:51 am

La conquista cattolica dell'America: l'assassinio di Abraham Lincoln.
0Il presidente Abraham Lincoln
Tradotto da Mario Rossi Network

Nel 1856, uno schiavo fuggitivo di nome Dred Scott cercava di ottenere la libertà nello stato libero del Kansas. Il caso era così importante che finì diritto alla Corte Suprema. L'infame Decisione Dred Scott fu opera del fanatico Giudice Romano Cattolico Taney, il Capo Giustizia degli Stati Uniti in quel tempo.

La Decisione Taney, in sostanza, diceva che il Nero non aveva diritti che il bianco dovesse rispettare. Questo diceva essenzialmente che i neri erano inferiori ai bianchi e che non avevano diritti. Abraham Lincoln da bambino vedeva la vendita di giovani uomini e donne nere in una piccola città dell'Illinois. Come lui e il suo amico incapparono in una asta di schiavi, Lincoln si rivolse al suo amico e gli disse: "Un giorno io colpirò tutto questo duramente!". Nel Novembre del 1855, Charles Chiniquy, un prete Cattolico di Kankakee, Illinois, fu attaccato in una serie di casi di corte dal Vescovo della Diocesi di Chicago. Chiniquy parlava spesso sul soggetto della temperanza e sui mali dei liquori. Siccome molti preti erano alcolisti, e molti degli altri erano dei bevitori sociali, i sermoni di Chiniquy sulla temperanza non erano apprezzati. Chiniquy spesso citava la Bibbia in difesa di certe posizioni che teneva. Ciò infiammò grandemente il vescovo di Chicago contro di lui. Al fine di metterlo in silenzio, Chiniquy fu incastrato da parte di una sua parente femmina immorale con l’accusa di cattiva condotta nei suoi confronti.

Il caso di Charles Chiniquy venne talmente pubblicizzato nella stampa dell’Illinois che veramente pochi avvocati lo vollero difendere. Essi capirono che non avrebbero combattuto soltanto contro un prete di Chicago; essi avrebbero combattuto contro la Chiesa Cattolica Romana. Charles Chiniquy venne a conoscenza di Abe Lincoln, un avvocato veramente leale ed integro dell’Illinois. Chiniquy mandò a Lincoln un telegramma chiedendo i suoi servigi ed entro venti minuti dal telegramma di Chiniquy, egli ebbe una risposta che diceva, "Si, io voglio difendere la vostra vita e il vostro onore nell’appuntamento di Maggio nella Corte di Urbana. Firmato A. Lincoln."

Chiniquy riporta,

Arrivò il momento quando lo Sceriffo di Kankakee dovette prelevarmi di nuovo come un criminale e prigioniero per portarmi in Urbana, e consegnarmi nelle mani dello sceriffo di quella città. Arrivai colà il 20 Ottobre con i miei avvocati, le signore Osgood e Paddock, e una dozzina di testimoni. Il signor Abraham Lincoln mi precedette di solo alcuni minuti da Springfield. – Charles Chiniquy, Fitfty Years in the Church o Rome (Cinquant’anni nella Chiesa di Roma), Chick Publications, p. 273.

Quando Charles Chiniquy fu difeso da Abraham Lincoln, leggiamo,

Egli fece ingresso ed espose la carriera di Padre Chiniquy, come egli fosse stato ingiustamente perseguitato ed in conclusione disse, "Fino a quando Dio mi darà un cuore per sentire, un cervello per pensare, o una mano per eseguire i miei voleri, io li consacrerò contro quel potere che ha tentato di usare la macchina delle corti per distruggere i diritti e il carattere di un cittadino Americano." – Burke McCarty, The Suppressed Turth about the Assasination of Abraham Lincoln, Arya Varta Publishing, p. 41.

Lincoln capì che Chiniquy era stato ingiustamente accusato. La notte prima quando Chiniquy stava per essere condannato alla prigione per un crimine che non commise, un testimone oculare, che udì per caso il complotto per distruggere Chiniquy, uscì allo scoperto ed egli fu salvo.

Ahraham Lincoln si fece una gran quantità di nemici come risultato del processo Chiniquy. Come lasciarono l’Aula della Corte, Charles Chiniquy era in lacrime. Abraham Lincoln gli chiese,

Padre Chiniquy, per cosa state piangendo? "Caro Signor Lincoln," risposi io, "permettetemi di dirvi che la gioia che dovrei naturalmente sentire per una simile vittoria è distrutta nella mia mente dalla paura di ciò che questo potrebbe costarvi. Nell’Aula della Corte c’erano non meno di undici o dodici Gesuiti da Chicago e San Louis, venuti per ascoltare la mia sentenza di condanna al penitenziario... Ciò che tribola la mia anima e causa le mie lacrime, è ciò che appare a me, avendo letto la vostra sentenza di morte nei loro occhi nemici. Quante altre nobili vittime sono già cadute ai loro piedi!" – Charles Chiniquy, Fifty Years in the Church of Rome, p. 280, 281.

Abraham Lincoln, a partire dal 1855 e 1856, era già un uomo marchiato che Roma cercava di distruggere. Quattro anni più tardi, nel 1860, Abraham Lincoln fu eletto Presidente degli Stati Uniti. Come era sulla strada che lo portava dall’Illinois a Washington, D.C., egli doveva passare attraverso la Città di Baltimora. Più tardi disse a Charles Chiniquy,

Sono contento di incontrarvi di nuovo... Vedete che i vostri amici, i Gesuiti, non mi hanno ancora ucciso. Ma lo avrebbero sicuramente fatto quando passai per la loro più devota città, Baltimora, se non fossi transitato in incognito alcune ore prima di quando loro mi aspettavano. Noi abbiamo le prove che la compagnia che è stata selezionata ed organizzata per assassinarmi era guidata da un rabbioso Cattolico Romano chiamato Byrne; essa era per lo più composta da Cattolici Romani; non solo, c’erano due preti travestiti tra di loro, per guidarli ed incoraggiarli.... Ho visto il signor Morse, il sapiente inventore del telegrafo elettrico: egli mi disse che quando era a Roma, non molto tempo fa, egli trovò le prove della più formidabile cospirazione contro il nostro paese e tutte le sue istituzioni. E’ evidente che è agli intrighi ed emissari del papa che dobbiamo in gran parte l’orribile guerra civile, che sta minacciando di sommergere il paese con sangue e rovine.

Sono spiacente che il Professor Morse abbia dovuto lasciare Roma prima che potesse saperne di più a proposito dei piani segreti dei Gesuiti contro le libertà e la esistenza stessa di questo paese. – Ibid. p. 292.

Venti uomini furono assoldati a Baltimora per assassinare il Presidente eletto durante il suo viaggio per Washington. Il leader di questa banda era un rifugiato Italiano, un barbiere ben conosciuto a Baltimora. Il loro piano era il seguente: quando il signor Lincoln sarebbe arrivato in città, gli assassini si sarebbero mischiati con la folla, per avvicinarsi il più possibile alla sua persona e sparargli con le loro pistole. Se egli si fosse trovato sulla carrozza, granate a mano sarebbero state approntate, riempite con polvere detonante, similmente a quelle usate da Orsini nel tentativo di assassinio di Luigi Napoleone. Queste sarebbero state gettate nella carrozza, e per rendere doppiamente sicuro il lavoro di morte, le pistole sarebbero state scaricate nel veicolo allo stesso momento. Gli assassini avevano un vascello in attesa pronto a riceverli nella baia. Da lì sarebbero stati trasportati a Mobile, nello stato secessionista dell’Alabama. – John Smith Dye, The Adder’s Den, p. 113.

Un barbiere Italiano, ben conosciuto a Baltimora, un Romanista, avrebbe dovuto pugnalarlo mentre stava nella carrozza, quando sarebbe partito dalla stazione. – Burke McCarty, The Suppressed Truth About the Assassination of Abraham Lincoln, Arya Varta Publishing, p. 66.

Fortunatamente, il primo tentativo dei Gesuiti di uccidere Lincoln fallì, in quanto cercarono di eliminarlo prima ancora che egli raggiungesse la Casa Bianca!

Mentre era in viaggio in treno, John Wilkes Booth (il futuro assassino di Lincoln – ndt) perse una lettera scrittagli da Charles Selby.

Immediatamente, la lettera fu trovata e consegnata al Presidente Lincoln, che dopo averla letta scrisse la parola "Assassinio" a traverso di essa, la archiviò nel suo ufficio dove fu trovata dopo la sua morte e fu messa in evidenza come esposizione della corte. – Ibid. p. 131.

Ecco uno stralcio dalla lettera:

Abe deve morire, e adesso. Tu puoi scegliere le tua armi, la coppa, il pugnale, il proiettile. La coppa fallì già una volta e potrebbe fallire ancora... Tu sai dove trovare i tuoi amici. I tuoi mascheramenti sono così perfetti e completi... Colpisci per la tua patria; colpisci per il tuo paese; prenditi il tuo tempo ma colpisci sicuro. – Ibid. p. 132. (Enfasi aggiunte).

Questa lettera fu usata per mettere in stato di accusa la signora Mary E. Surratt ed alcuni degli altri cospiratori nel processo per l’assassinio di Lincoln.

Essi vollero pugnalarlo. Se ciò fosse fallito, gli avrebbero sparato e fatto saltare in aria. Ciò fallì, così tentarono di avvelenarlo. "Essi" erano gli emissari del Papa, i Gesuiti. John Smith Dye, che fu un testimone di questi eventi, ci dice,

Fu un buio giorno nella storia del nostro paese quando una guardia armata doveva circondare l’hotel (Willard’s) dove il Capo Magistrato prese temporaneamente alloggio e questo al fine di impedire il suo assassinio. E il giorno, (Marzo 4, 1861), della Inaugurazione, egli fu scortato per la Pennsylvania Avenue fino a una vuota piazza di cavalleria, con la massima vigilanza esercitata dal Generale Scott al fine di prevenire che fosse pubblicamente assassinato sulla strada per Capitol Hill durante la consegna del suo Discorso Inaugurale per il portico a est. Erano momenti terribili... – John Smith Dye, The Adder’s Den, p. 135.

Se vi ricordate del Concilio di Vienna, Metternich, il Papa, e il piano dell’Ordine dei Gesuiti al fine di distruggere questo paese, di distruggere la sua libertà, di distruggere il Protestantesimo e di uccidere Presidenti, che vi dice ciò a proposito dell’infernale, vizioso, maligno carattere dei Gesuiti? Quando ricordate i loro attentati contro la vita di Andrew Jackson, l’assassinio di William Henry Harrison, l’assassinio di Zachary Taylor, il tentato assassinio di James Buchanan, l’attentato assassinio di Abraham Lincoln e il suo assassinio finale, cosa vi dice tutto questo a proposito della Chiesa Cattolica? Tutto ciò vi mostra che la loro facciata di essere una chiesa è solo questo, una facciata. Essi si nascondono dietro una maschera religiosa per non essere sospettati dei tanti abomini che continuamente perpetrano in questo paese e per il mondo. Possa Dio aiutarci a non avere mai a che fare con questa satanica organizzazione.

Abraham Lincoln affermò,

Sono già stati fatti tanti di quei complotti contro la mia vita, che è un vero miracolo che essi siano tutti falliti, quando consideriamo che la maggior parte di essi erano nelle mani degli abili assassini Cattolici Romani, evidentemente addestrati dai Gesuiti. Ma possiamo aspettarci che Dio voglia continuare nel miracolo di salvare la mia vita? Non lo credo. I Gesuiti sono così esperti in quei fatti di sangue che Enrico IV disse che era impossibile sfuggirgli, e divenne la loro vittima, sebbene egli fece tutto quanto avrebbe potuto proteggerlo. La mia fuga dalle loro mani, dal momento in cui la lettera del Papa a Jeff Davis ha fatto sguainare milioni di pugnali per trafiggere il mio petto, sarebbe più che un miracolo.

Ma proprio come il Signore non udì un lamento dalle labbra di Mosè quando gli disse che sarebbe dovuto morire, prima di oltrepassare il Giordano, per i peccati del suo popolo; così io spero e prego che Egli non sentirà alcun lamento da me quando cadrò per l’onore della mia nazione.

I due unici favori che chiedo al Signore sono, primo, che io possa morire per la causa sacra nella quale sono impegnato, cioè di essere il portatore dello stendardo dei diritti e delle libertà del mio paese.

Il secondo favore che chiedo a Dio è che il mio caro figlio, Robert, quando me ne sarà andato, sia uno di quelli che solleveranno la bandiera della libertà che coprirà la mia tomba, e che la porterà con onore e fedeltà sino alla fine dei suoi giorni, come suo padre fece, circondato dai milioni chiamati con lui per combattere e morire per la difesa e l’onore del nostro paese. – Charles Chiniquy, Fifty Years in the Church of Rome, Chick Publications, pp. 302, 303.

Abraham Lincoln capiva che il suo momento era vicino.

Nel mezzo di un successo senza paragoni, mentre tutte le campane del paese stavano suonando con gioia, una calamità cadde su tutti noi opprimendo il paese con la costernazione ed il timore. Un Venerdì sera, Aprile 14, il Presidente Lincoln era presente nel Teatro Ford, a Washington. Egli stava seduto tranquillamente nel suo balcone ascoltando il dramma, quando un uomo entrò per la porta del loggione diretto verso il balcone, chiudendo le porte dietro di se. Avvicinandosi al Presidente, egli estrasse dal suo borsello una piccola pistola, per sparargli alla nuca. Come il Presidente cadde, privo di sensi e mortalmente ferito, e le grida di sua moglie, che sedeva al suo fianco, trafissero ogni orecchio, l’assassino balzò dalla loggia, un’altezza perpendicolare di nove piedi, e come sfrecciò attraverso il palco, a viso scoperto, brandì un pugnale esclamando ‘Sic siemper tyrannus!’ e scomparve dietro la scena laterale. – Ibid. pp. 307-308.

Nobile Abraham, vero discendente del padre del fedele, onesto in ogni rapporto, modesto come un bambino, dal cuore tenero come una donna, che non sarebbe stato capace di ingiuriare persino il più veemente dei suoi nemici: colui, che nell’ora del trionfo, fu rattristato per il timore che i suoi avversari sarebbero rimasti feriti dalla loro sconfitta, con ‘carità per tutti, malignità per nessuno’, dotato di senso comune, di intelligenza mai sorpassata e con una potenza intellettuale che lo rendeva capace di duellare con i più grandi oppositori nei dibattiti, mostrando l’abilità di un uomo di stato, che vinse la gratitudine del suo paese e l’ammirazione del mondo, e con la grazia e l’amabilità che attirarono a lui tutti i cuori generosi; muore per un proiettile dell’assassino!

Ma chi era l’assassino? Booth non era altro che uno strumento dei Gesuiti. Era Roma che dirigeva il suo braccio, dopo aver corrotto il suo cuore e dannato la sua anima. – Ibid. p. 308.

E dopo venti anni di costanti e molto difficili ricerche, posso oggi senza paura mettermi davanti al popolo Americano per dire e provare che il presidente, Abraham Lincoln, fu assassinato dai preti e dai Gesuiti di Roma.

Nel libro dei testimoni apparsi nel perseguimento dell’assassinio di Lincoln, pubblicato da Ben Pittman, e nei due volumi del processo di John Surrat, nel 1897, abbiamo le prove legali ed irrefutabili che il complotto per l’assassinio di Lincoln maturò, se non iniziò, nella casa di Mary Surratt, 561 H. Street, Washington, D.C. Le testimonianze giurate mostrano che quel posto fu un luogo di ritrovo comune dei preti di Washington. Cosa rivela al mondo la presenza di così tanti preti in quella casa? Nessun uomo dotato di senso comune, che conosca qualcosa sui preti di Roma, può dubitare che essi fossero i consiglieri, i consulenti, la vera anima di quell’infernale complotto.

Quei preti, che erano gli amici personali e i padri confessori di Booth, John Surrat, della signora e della signorina Surrat, non avrebbero potuto stare costantemente in quel posto senza conoscere ciò che stava succedendo, in particolare quando sappiamo che ognuno di quei preti era un rabbioso ribelle nel cuore. Ognuno di quei preti, sapendo che l’infallibile papa chiamò Jeff Davis il suo caro figlio, e che prese la Confederazione del Sud sotto la sua protezione, fu indotto a credere che la più sacra cosa che un uomo potesse fare, era quella di combattere per la causa del Sud distruggendo quelli che erano i suoi nemici.

Leggete la storia degli assassini dell’Ammiraglio Coligny, di Enrico III e di Enrico IV, e di William il Taciturno, eseguiti da sicari assoldati dai Gesuiti; comparateli con l’assassinio di Abraham Lincoln, e troverete che ognuno assomiglia all’altro come due gocce d’acqua. Capirete come tutti provengono dalla stessa origne – Roma! – Ibid. p. 309.

Il ribelle (Jeff Davis) avrebbe dato il denaro; ma soltanto i Gesuiti avrebbero selezionato l’assassino, addestrarlo, e mostrargli la corona di gloria in paradiso, quando avessero voluto uccidere l’autore del massacro, il famoso rinnegato ed apostata – il nemico del papa e della chiesa – Lincoln.
La conquista cattolica dell'America: l'assassinio di Abraham Lincoln.

Chi non vede le lezioni impartite dai Gesuiti a Booth, negli incontri quotidiani nella casa di Mary Surratt, quando legge quelle righe scritte da Booth alcune ore prima della sua morte: "Io non posso pentirmi mai. Dio mi fece strumento della Sua punizione." Comparate queste parole con le dottrine ed i principi insegnati e contenuti nei concili, nei decreti del papa, e la legge della sacra Inquisizione, e troverete che i sentimenti e le credenze di Booth sgorgarono da quei principi tanto quanto un fiume sgorga dalla sua sorgente.

E quella pia Miss Surratt, la quale, proprio il giorno dopo l’assassinio di Lincoln, disse, senza venir rimproverata, in presenza di diversi altri testimoni: "La morte di Abraham Lincoln non è più che la morte di un qualunque negro nell’esercito". Da dove ottenne quella massima, se non dalla sua Chiesa? Non ha la chiesa recentemente proclamato attraverso.... Il devoto Giudice Cattolico Romano Taney, nella sua Decisione Scott, che i Negri non hanno diritto che il bianco è obbligato a rispettare? Portando il presidente al livello del più basso negro, Roma sta dicendo che egli non ha nemmeno il diritto di vita. – Ibid. p. 310.

Proprio giusto dopo la morte di Lincoln, John Surratt, che era parte della cospirazione per l’assassinio, fuggì a Montreal. Da Montreal fu portato a Liverpool, Inghilterra e dopo a Roma. Quando un Ufficiale degli Sates finalmente lo prelevò con se, egli fu trovato nell’esercito personale del Papa. Un cospiratore nell’assassinio di Abraham Lincoln era membro dell’esercito personale del Papa!

Tre o quattro ore prima in cui Lincoln fu ucciso a Washington, il 14 Aprile, 1865, quell’assassinio non fu solo conosciuto da qualcuno, ma veniva passato di bocca in bocca e chiacchierato nelle strade e nelle case della sacerdotale e Romana città di St. Joseph, Minnesota. Il fatto è innegabile; i testimoni sono incontestabili, e non c’era né ferrovia né una qualunque forma di telegrafo più vicino di quaranta o ottanta miglia da St. Joseph...

Il signor Linneman, che è un Cattolico Romano, ci dice che sebbene egli udì ciò da molti nel suo negozio, e nelle strade, egli non ricorda il nome di un singolo che gli disse quello... Ma se la memoria del signor Linneman è così deficiente su quel soggetto, noi possiamo aiutarlo e dirgli ciò che veniva detto con matematica precisione...

...I preti di Saint Joseph visitavano spesso Washington e frequentavano, probabilmente, la casa della signora Surratt... Quei preti di Washington erano in comunicazione giornaliera con i loro colleghi ribelli preti di St. Joseph; essi erano intimi amici. Non c’erano segreti tra di loro... I dettagli dell’assassinio, quanto il giorno selezionato per la sua esecuzione, erano tanto ben conosciuti tra i preti di St. Joseph quanto tra quelli di Washington...

Come avrebbero potuto i preti nascondere un simile gioioso evento ai loro amici di cuore, signor Linneman? Egli era il loro uomo confidenziale. Egli era il loro approvigionatore; egli era la loro mano destra tra i fedeli di St. Joseph...

I preti di Roma conobbero e discussero la morte di Lincoln quattro ore prima della sua realizzazione nella loro Cattolica Romana città di St. Joseph, Minnesota. – Ibid. pp. 316, 317.

C’è ancora molto più materiale.

Nel processo di John Surrat, un ministro Francese di nome Rufus King affermò questo: "Io credo che egli (John Surrat) sia protetto dal clero e che l’assassinio sia il risultato di un profondo complotto, non solo contro la vita del Presidente Lincoln, ma contro l’esistenza di questa repubblica, per quanto sappiamo che il sacerdozio e la regalità sono e sempre sono state all’opposto della libertà." – Burke McCarty, The Suppressed Truth About the Assasination of Abraham Lincoln, Ariya Varta Publishing, p. 185.

Quattro persone furono processate, accusate e giustiziate con la forca per l’assassinio di Abraham Lincoln. I loro nomi erano Davy Harold, Lewis Payne, George Atzerodt, e Mary E. Surratt. Essi erano tutti Cattolici Romani. Quelle informazioni stanno nel Ford’s Theater, in diverse vetrine che mostrano molte cose a proposito di Lincoln, della Guerra Civile, e del suo assassinio. Come Abraham Lincoln stava per essere assassinato, un tentativo fu anche fatto per assassinare William Seward, il Segretario di Stato. Ce n’era anche uno per attentare alla vita di Ulysses S. Grant, ma Grant dovette effettuare un viaggio di urgenza nel New Jersey per essere al capezzale di un parente morente. L’uomo che doveva ucciderlo si spaventò e fuggì, cavalcando su un cavallo per il paese, e non portò a compimento il suo piano.

Lewis Payne, conosciuto come il ragazzo Florida, un giovane e gigante atleta, che alcuni mesi prima si unì alla cospirazione, si recò di fronte alla residenza del Segretario di Stato, William Seward.

William Seward era ammalato da tre settimane, soffrendo di una frattura alla mandibola, il risultato della corsa impazzita della sua pariglia di cavalli, ed era sotto la costante cura di infermieri uomini.

Payne suonò il campanello ed ebbe risposta dal maggiordomo di colore. Egli disse a quest’ultimo che era stato mandato con delle medicine che doveva portare nella stanza dell’ammalato. Il maggiordomo gli rifiutò il permesso di entrata, dicendo che egli aveva l’ ordine di non permettere a nessuno di accedere alla stanza del signor Seward. Lo straniero (Lewis Payne), dopo una breve lotta, lo atterrò, e balzò per le scale. Irruppe nella stanza dell’ammalato, dopo aver atterrato i due figli del Segretario... Egli (Lewis Payne) allora saltò sull’uomo malato per pugnalarlo seriamente tre volte. Con uno sforzo sovraumano, questi lottò, uscendo dal letto, con il suo assalitore che lo lasciò rannicchiato sul pavimento, sanguinante per le ferite inflittegli. Dopo il suo assalto assassino su Seward, il mascalzone sfrecciò giù per le scale , urlando con quanta più voce avesse in gola, "Sono pazzo, sono pazzo," e probabilmente lo era. Egli era interamente sotto il controllo della influenza ipnotica di malvage persone nel cui potere egli permise a se stesso di essere. – Ibid., pp, 121, 122.

Faceva parte del piano che Michael O’Laughlin uno dei cospiratori di Baltimora avrebbe dovuto assassinare il Generale Grant quella notte. Ciò non fu possibile, a causa del cambiamento nei piani del Generale.

Per Atzerodt, a egli toccò di assassinare il Vice Presidente Johnson, ma si spaventò e spese tutto il giorno cavalcando per il paese su un cavallo... ...Egli fu ritrovato diversi giorni dopo con suoi parenti sotto Washington. Egli rese una confessione scritta prima di venir giustiziato in cui confermò la presenza di Surratt a Washington in quel giorno fatale, fatto per il quale nove rispettabili testimoni giurarono la verità. – Ibid. p. 122.

Così, noi abbiamo una cospirazione per uccidere, non solo il Presidente, ma per portare il governo degli Stati Uniti completamente nel caos. Non vediamo la realizzazione del Concilio di Vienna e Verona all’opera nel 1865? Non vediamo la mano dell’Ordine Gesuita e della Chiesa Cattolica Romana per la distruzione di questo grande paese? Era un momento orribile nella storia degli Stati Uniti.

Noi abbiamo già visto che la Chiesa Romana Cattolica sparse la seme della divisione tra le due grandi sezioni di questo paese, dividendo il Nord dal Sud sulla bruciante questione dello schiavismo.

Quella divisione era la loro opportunità d’oro per far scontrare gli uni con gli altri, e regnare sulle sanguinanti rovine di entrambi, una favorita, a lungo termine politica. Essa sperò che l’ora del suo supremo trionfo in questo continente fosse venuta. Essa ordinò all’Imperatore di Francia di essere pronto con un Esercito nel Messico pronto per supportare il Sud, e chiamò tutti i Cattolici Romani ad arruolarsi sotto il vessillo dello schiavismo unendosi al partito Democratico. – Charles Chiniquy, Fifty Years in the Church of Rome, Chick Publications, p. 291.

Abraham Lincoln disse a Charles Chiniquy,

Sarò per sempre grato alle parole di avvertimento che mi avete indirizzato a proposito dei pericoli diretti alla mia vita, provenienti da Roma. Io so che questi non sono pericoli immaginari. Se stessimo combattendo contro un Sud Protestante, come nazione, non ci sarebbero stati pericoli di assassinio. Le nazioni che leggono la Bibbia combattono coraggiosamente sul campo di battaglia, ma non assassinano i loro nemici. Il papa e i Gesuiti, con la loro inquisizione infernale, sono gli unici poteri organizzati al mondo che hanno ricorso al pugnale dell’assassino per uccidere quelli che non potevano convincere con i loro argomenti o conquistare con la spada.

Sfortunatamente, io sento ogni giorno di più che non è contro gli Americani del Sud, solamente, che io sto combattendo, è più contro il papa di Roma, i suoi perfidi Gesuiti e i loro schiavi ciechi ed assetati di sangue che sto lottando. Fin quando essi avranno la speranza di conquistare il Nord, essi mi risparmieranno; ma il giorno in cui manderemo in rotta le loro armate, preso le loro città e forzato loro a sottomettersi, allora, è la mia impressione che i Gesuiti, che sono i principali governanti del Sud, faranno quello che essi hanno quasi sempre invariabilmente fatto nel passato. Il pugnale o la pistola farà quello che le forti mani dei guerrieri non potrebbero ottenere. Questa guerra civile sembra nient’altro che un affare politico per quelli che non vedono, come io vedo, la segreta origine di quel terribile dramma. Ma è più una guerra di religione che una guerra civile. È Roma che vuole governare e degradare il Nord, come ha governato e degradato il Sud, dal primo giorno della sua scoperta. Ci sono soltanto pochissimi leader tra quelli del Sud, che non sono o più o meno sotto la influenza Gesuita attraverso le loro mogli, relazioni famigliari, e i loro amici. Diversi membri della famiglia di Jeff Davis appartiene alla Chiesa di Roma...

Ma è una assoluta certezza che se il popolo Americano potesse imparare ciò che io conosco del feroce odio dei preti di Roma contro le nostre istituzioni, contro le nostre scuole, contro i nostri più sacri diritti, e contro le nostre così a caro prezzo acquistate libertà, essi li caccerebbero via da noi domani, o li giustizierebbe come traditori. Ma tu sei l’unico al quale io rivelo questi tristi segreti dei quali so che tu li conobbi prima di me. La storia di questa ultima migliaia di anni ci dice che dovunque la Chiesa di Roma non sia un pugnale per squarciare il cuore di una nazione libera, essa è una pietra al suo collo, per paralizzarla, e per prevenire il suo avanzamento nella strada della civilizzazione, scienza, intelligenza, felicità e libertà. – Ibid. pp. 294, 295.

Lincoln disse,

Questa guerra non sarebbe stata possibile senza la sinistra influenza dei Gesuiti. Noi lo dobbiamo al papato il fatto che ora vediamo il nostro paese arrossato dal sangue di tanti nobili uomini... Io compatisco i preti, i vescovi e i monaci di Roma negli Stati Uniti quando la gente capisce che essi sono, in gran parte, responsabili per le lacrime e il bagno di sangue in questa guerra. – Ibid. pp. 296, 297.

Siete perfettamente nel giusto quando dite che ciò fu fatto per individuare i Cattolici Romani che si sono arruolati nel nostro esercito. Dalla pubblicazione di quella (del papa) lettera (lettera del papa in cui definiva "mio figlio" il presidente sudista Jefferson Davis – ndt), un grande numero di essi disertarorono i loro vessilli e si trasformarono in traditori... E’ dunque vero, che Meade rimase con noi, ed ottenne la vittoria nella sanguinosa battaglia di Gettysburg. Ma come avrebbe potuto perderla, quando egli era circondato da simili eroi, quali Howard, Reynolds, Buford, Wadsworth, Cutler, Slocum, Sickles, Hancock, Barnes, etc. Ma è evidente che il suo Romanismo sopraffece il suo patriottismo dopo la battaglia. Egli permise all’esercito di Lee di scappare quando avrebbe potuto facilmente tagliarli la ritirata e forzarlo ad arrendersi dopo aver perso quasi la metà dei suoi soldati nella carneficina degli ultimi tre giorni.

Quando Meade stava per ordinare l’inseguimento dopo la battaglia, uno straniero venne in fretta al quartier generale, e quello straniero era un Gesuita travestito. Dopo dieci minuti di conversazione con esso, Meade organizzò in una tal maniera l’inseguimento del nemico tanto che esso fuggì incontrastato con la perdita di solo due uomini! – Ibid. p. 298.

Lincoln disse,

La gente comune vede e sente le grandi, rumorose ruote del carro della Confederazione Sudista: essi le chiamano Jeff Davis, Lee, Toombs, Beauregard, Semmes, ecc., ed essi onestamente pensano che siano la forza motrice, la prima causa dei nostri problemi. Ma questo è un errore. La vera forza motrice sta nel segreto dietro le spesse mura Vaticane, dei collegi e delle scuole dei Gesuiti, dei conventi e delle suore e nei confessionali di Roma. – Ibid. p. 305.

Nella realizzazione del Concilio di Vienna, Verona e Chieri, la Chiesa Cattolica divise il Nord ed il Sud mediante il loro agente, John C. Calhoun. Essi cercarono di distruggere l’economia attraverso Nicholas Biddle e poi usarono la coppa di veleno, e il proiettile assassino per assassinare o tentare di assassinare un totale di cinque presidenti entro un lasso di tempo di venticinque anni. Essi arrossarono il suolo Americano con il sangue di migliaia di giovani Americani nella terribile Guerra Civile. Oh, abbiamo gli occhi per vedere che Roma non cambia mai! Ciò che fece, lo sta facendo ancora oggi. Possa Dio aiutarci a comprendere il male del papato Romano, allora come adesso.

Fonte:
www.pacinst.com


Traduzione a cura di Avles

Nota del traduttore:
A causa dell’assassinio di Lincoln gli Stati Uniti d’America troncarono le relazioni diplomatiche con il Vaticano. Soltanto dopo più di un secolo, nel 1984, un presidente americano, Ronald Reagan, riallaccerà i rapporti diplomatici con Roma, permettendo l’insediamento di un’ambasciata Vaticana sul suolo Americano. Da quel momento in poi sull’America e sul mondo intero si addenseranno sempre di più le nere nubi della Sventura e quel grande Paese verrà sempre più spinto – da parte dei suoi governanti pupazzi di Roma – in tristi ed orribili avventure, dalle quali non farà altro che raccogliere, in ogni parte del mondo, sempre maggiore odio e rabbia nei propri confronti.
Cui Prodest?
"Cattolico" è un termine greco che significa "Universale".
Il cattolicesimo non è una religione.
Il cattolicesimo è un occulto programma politico di dominio universale sull’umanità che usa la religione come copertura.
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La conquista cattolica dell'America: l'assassinio di Abraham Lincoln. 0Il presidente Abraham Lincoln
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