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 TESTAMENTO DEI DODICI PATRIARCHI PARTE 1

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filippo

filippo


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MessaggioTitolo: TESTAMENTO DEI DODICI PATRIARCHI PARTE 1   TESTAMENTO DEI DODICI PATRIARCHI PARTE 1 EmptyLun Mag 07, 2012 8:48 pm

TESTAMENTI DEI DODICI PATRIARCHI FIGLI DI GIACOBBE
TESTAMENTO DI RUBEN, PRIMO FIGLIO DI GIACOBBE E DI LEA
I.
[1] Copia del testamento di Ruben. Tutte le raccomandazioni che fece ai suoi figli prima di
morire, quando aveva centoventicinque anni. [2] Due anni dopo la morte di Giuseppe, Ruben
si ammalò e si riunirono intorno a lui per fargli visita i figli e i figli dei figli.
[3] Disse loro: "Figlioli miei, ecco, io sto morendo e me ne vado sulla via dei miei padri".
[4] Visti lì Giuda, Gad e Aser, suoi fratelli, disse loro: "Sollevatemi, perché possa dire ai miei
fratelli e ai miei figli tutto quello che tengo nascosto nel cuore. Ecco, io sto per venir meno".
[5] Sollevatosi, li baciò. Poi disse: "Ascoltate, fratelli e figli miei. Porgete ascolto a Ruben,
vostro padre, a quanto sta per raccomandarvi.
[6] Ecco, oggi io vi scongiuro per il Dio del cielo di non comportarvi come fanno i giovani,
ignorando la Legge e vivendo nell'impudicizia, nella quale mi trovai travolto anch'io:
contaminai il letto di mio padre Giacobbe.
[7] Io vi dico che (Dio) mi colpì ai fianchi con una grave ferita (e io restai malato) per sette
mesi. E se mio padre Giacobbe non avesse intercesso per me presso il Signore, il Signore
avrebbe voluto farmi morire.
[8] Avevo trent'anni, quando commisi il male davanti al Signore e per sette mesi fui malato da
morire.
[9] Dopo, con grande fermezza feci penitenza per sette anni davanti al Signore.
[10] Né vino né sicera bevvi, la carne non entrò nella mia bocca, nessun cibo appetitoso
mangiai, ma soffrivo per il mio peccato, che é stato grande, come non ce ne é stato un altro in
Israele.
II.
[1] E ora ascoltate da me, figlioli miei, ciò che vidi, quando facevo penitenza, riguardo ai sette
spiriti dell'inganno.
[2] Contro l'uomo sono stati posti [da parte di Beliar] sette spiriti che sono le radici delle opere
della giovinezza.
[[3] E altri sette spiriti gli furono dati al momento della creazione, perché ogni opera dell'uomo
si fondasse su di essi.
[4] Il primo é lo spirito di vita, con la quale é creata la struttura dell'uomo. Il secondo é lo
spirito della vista, con la quale nasce il desiderio.
[5] Il terzo é lo spirito dell'udito, col quale nasce l'apprendimento. Il quarto é lo spirito
dell'odorato, col quale é data la sensazione di respirare.
[6] Il quinto é lo spirito della parola, con la quale nasce la conoscenza.
[7] Il sesto é lo spirito del gusto, per cui mangiamo e beviamo e in esso si fonda la forza,
perché nei cibi sta il fondamento della forza.
[8] Il settimo é lo spirito del seme e del coito, insieme ai quali, a causa del desiderio del
piacere, arrivano in folla i peccati.
[9] Perciò questo spirito é l'ultimo in ordine alla creazione, ma é il primo rispetto alla
giovinezza. Esso é pieno di ignoranza e l'ignoranza guida il giovane come un cieco dentro la
fossa, come una pecora nel precipizio.
III.
[1] Oltre a tutti questi, ottavo é lo spirito del sonno, col quale fu creata l'estasi della natura e
l'immagine della morte.
[2] E' a questi spiriti che si mescolano gli spiriti dell'errore].
[3] Il primo é lo spirito dell'impudicizia, che risiede nella natura e nei sensi. Il secondo é lo
spirito di insaziabilità del ventre.
[4] Il terzo é lo spirito di contesa (che risiede) nel fegato e nella bile. Il quarto é lo spirito di
compiacenza e di adulazione, per apparire degni di lode senza un vero impegno.
[5] Il quinto é lo spirito di superbia, per vantarsi e inorgoglirsi. Il sesto é lo spirito di menzogna
+ in rovina e in gelosia +, per inventare o nascondere discorsi di fronte a parenti e ad amici.
[6] Il settimo é lo spirito di ingiustizia, con la quale avvengono furti e rapine, per saziare il
desiderio di piacere che c'é nel cuore. Infatti l'ingiustizia si fonde con l'azione di tutti gli altri
spiriti attraverso l'accettazione di doni.
[7] A tutti questi é legato lo spirito del sonno, che é spirito di inganno e di immaginazione.
[8] Così tutti i giovani vanno in rovina, ottenebrando la propria mente di fronte alla verità; non
si comportano secondo la Legge di Dio, né ascoltano l'insegnamento dei padri, come capitò
anche a me nella mia giovinezza.
[9] E ora, figlioli miei, amate la verità ed essa vi custodirà. Io vi insegno: ascoltate le parole di
Ruben, vostro padre.
[10] Non posate la vostra attenzione su aspetto di donna, non state insieme a una donna
sposata, non occupatevi di affari di donne.
[11] Se infatti non avessi visto Balla che faceva il bagno in un luogo nascosto, non sarei caduto
in una trasgressione così grave.
[12] La mia mente, una volta che ebbe accolto in sé la nudità femminile, non mi lasciò
dormire, finché non ebbi compiuto quell'abominio.
[13] Partito Giacobbe, mio padre, per andare a trovare suo padre Isacco, e trovandoci noi in
Gader, vicino a Efrata, nel territorio di Betlemme, un giorno Balla ubriaca stava sdraiata nuda
sul suo letto.
[14] Entrato (nella sua camera) e guardata la sua nudità, commisi l'empietà, senza che lei se
ne accorgesse; poi, lasciatala addormentata, me ne andai.
[15] Subito, un angelo di Dio svelò a mio padre la mia empietà; e, giunto, si addolorò per me,
senza più toccare Balla.
IV.
[1] Non badate, dunque, figlioli miei, alla bellezza delle donne, non fate caso alle loro
faccende; comportatevi piuttosto in semplicità di cuore e nel timore del Signore. Affaticatevi
nel lavoro e nello studio e dietro ai vostri greggi, finché il Signore non vi conceda una
compagna come lui vuole, perché non vi capiti ciò che é capitato a me.
[2] Fino alla morte di mio padre io non ebbi il coraggio di guardarlo in faccia, o di parlare con
uno dei miei fratelli, per la vergogna.
[3] Ancora mi tormenta la coscienza del mio peccato.
[4] Mio padre mi consolò e pregò per me il Signore, che la Sua ira si allontanasse da me, come
mi aveva mostrato il Signore. Da allora fino a questo giorno ho saputo custodirmi e non ho più
peccato.
[5] Per questo, figlioli miei, io vi dico, osservate tutte le raccomandazioni che vi faccio, e non
peccherete.
[6] Il peccato di impudicizia é la fossa dell'anima, in quanto ci separa da Dio e ci avvicina agli
idoli. E' questa che fa smarrire la mente e il pensiero e conduce giovani di morte immatura
all'Ade.
[7] Molti infatti porta a rovina l'impudicizia. Sia uno vecchio o nobile, sia ricco o povero,
sempre si attira addosso l'onta di fronte agli uomini e a Beliar.
[8] Avete sentito, dunque, di Giuseppe, come si seppe guardare da una donna e purificare il
pensiero da ogni impudicizia; così trovò grazia davanti a Dio e agli uomini.
[9] L'egiziana tentò molte cose contro di lui; chiamò degli stregoni e gli portò dei filtri, ma la
sua volontà non accolse il desiderio cattivo.
[10] Per questo il Dio dei nostri padri lo protesse da ogni mala morte nascosta. Se infatti
l'impudicizia non domina la vostra mente, nemmeno Beliar può aver dominio su di voi.
V.
[1] Cattive sono le donne, figlioli miei, e poiché non hanno nessun potere sull'uomo, usano
l'inganno della bellezza per attrarlo a sé.
[2] Quello poi che non hanno la forza di sedurre con la bellezza, lo vincono con l'inganno.
[3] Altre cose di esse mi disse l'angelo di Dio e mi insegnò che le donne sono più esposte
dell'uomo allo spirito di impudicizia: nel cuore tramano contro gli uomini; attraverso gli
ornamenti ingannano le menti degli uomini; attraverso lo sguardo iniettano il veleno; a questo
punto li hanno davvero resi schiavi.
[4] La donna infatti, a viso aperto, non ha la forza di far violenza all'uomo, ma può fargli del
male con la bellezza impudica.
[5] Dunque, figlioli miei, fuggite l'impudicizia e ordinate alle vostre mogli e alle vostre figlie di
non adornare le loro teste e i loro sguardi per non ingannare le menti; ogni donna che si serva
di questi inganni é destinata alla punizione eterna.
[6] Fu in questo modo infatti che ammaliarono i Vigilanti, prima del diluvio. Perché quelli le
guardarono a lungo e così ne ebbero il desiderio e concepirono l'azione nella mente. Presero
forma umana e apparvero loro, mentre erano unite ai loro mariti.
[7] Esse concepirono nella mente il desiderio delle loro immagini e dettero vita ai giganti; ché i
Vigilanti erano apparsi loro alti fino al cielo.
VI.
[1] Guardatevi, dunque, dall'impudicizia e siate puri nella mente. Custodite anche i vostri sensi
dalle donne.
[2] Ordinate anche alle vostre donne di non avere rapporti con uomini, perché anche loro siano
pure nella mente.
[3] Infatti i contatti continui, anche se non si commette empietà, tuttavia sono per loro una
malattia inguaribile e per noi si risolvono nella infamia eterna di Beliar.
[4] Ché l'impudicizia non ha in sé né intelligenza né pietà; ogni gelosia abita nel desiderio di
essa.
[5] Per questo io vi dico, sarete gelosi dei figli di Levi e cercherete di essere più grandi di loro,
anche se non ci riuscirete.
[6] Dio infatti li vendicherà e voi morrete di mala morte.
[7] Dio ha dato a Levi l'autorità e a Giuda insieme con lui; e anche a me, a Dan e a Giuseppe,
per essere dei capi.
[8] Per questo io vi ordino di ascoltare Levi perché conoscerà la Legge di Dio; darà istruzioni
riguardanti il giudizio e farà i sacrifici per Israele fino al compimento dei tempi; sommo
sacerdote unto indicato dal Signore.
[9] Io vi scongiuro per il Dio del cielo di fare la verità ciascuno verso il suo prossimo, di nutrire
amore ciascuno per il suo fratello.
[10] A Levi avvicinatevi in umiltà di cuore, per ricevere dalla sua bocca la benedizione.
[11] Egli benedirà Israele e Giuda, perché lui il Signore ha scelto per regnare davanti a tutto il
popolo.
[12] Inchinatevi davanti alla sua discendenza, perché [per voi morrà in guerre visibili e
invisibili e] in mezzo a voi sarà re per sempre".
VII.
[1] Ruben morì, dopo aver lasciato ai suoi figli queste raccomandazioni. [2] Lo deposero in un
sarcofago, fino a quando non lo riportarono dall'Egitto e lo seppellirono a Hebroné nella grotta,
dove era anche suo padre.

TESTAMENTO DI SIMEONE, SECONDO FIGLIO DI GIACOBBE E DI LEA
I.
[1] Copia delle parole di Simeone, che disse ai suoi figli prima di morire, quando aveva
centoventi anni, e al tempo in cui morì suo fratello Giuseppe.
[2] Quando Simeone si ammalò, vennero a fargli visita i suoi figli. Fattasi forza, si mise a
sedere, li baciò e disse:
II.
[1] "Ascoltate, figlioli miei, Simeone, vostro padre. Voglio dirvi che cosa tengo nel mio cuore.
[2] Nacqui da Giacobbe, secondo figlio a mio padre, e mia madre Lia mi chiamò Simeone,
perché il Signore aveva ascoltato la sua preghiera.
[3] Io ero fortissimo, non avevo paura ad agire non temevo nulla
[4] il mio cuore era forte, il mio fegato irremovibile, le mie viscere senza compassione
[5] Perché anche il coraggio é dato agli uomini dall'Altissimo, sia quello dello spirito, sia quello
fisico].
[6] Quando ero giovane, ero molto invidioso di Giuseppe, perché mio padre lo amava più di
tutti gli altri.
[7] Indurii il mio fegato contro di lui, da ammazzarlo, perché il signore dell'inganno e lo spirito
dell'invidia mi aveva accecato la mente, cosicché non lo potevo più guardare come fratello, né
risparmiare mio padre, Giacobbe.
[8] Ma il suo Dio e Dio dei nostri padri mandò il suo angelo e lo protesse dalle mie mani.
[9] Quando andai a Sichem a portare unguenti per i greggi e Ruben (andò) a Dothaim, dove
erano tutti i nostri strumenti e le nostre provviste, mio fratello Giuda lo vendette agli Ismaeliti.
[10] Quando Ruben lo seppe, se ne addolorò, ché avrebbe voluto riportarlo al padre.
[11] Io, invece, quando seppi la cosa, mi adirai contro Giuda, perché lo aveva lasciato andare
vivo: per cinque mesi restai adirato contro di lui.
[12] Ma il Signore mi tenne legato e mi impedì di usare le mani, perché la mia mano era
diventata per sette giorni mezza secca.
[13] Allora io riconobbi, figlioli, che ciò mi era capitato a causa di Giuseppe. Feci penitenza e
piansi; pregai il Signore Iddio che la mia mano guarisse e fossi libero da ogni contaminazione e
invidia, nonché da ogni stoltezza.
[14] Riconobbi infatti di aver meditato un'azione cattiva davanti al Signore e davanti a
Giacobbe mio padre, a causa di Giuseppe mio fratello, perché lo avevo invidiato.
III.
[1] E ora, figlioli miei, ascoltatemi e guardatevi dallo spirito dell'inganno e dell'invidia.
[2] Perché anche l'invidia domina tutta la mente dell'uomo e non lo lascia né mangiare, né
bere, né fare nulla di buono.
[3] Ma sempre gli suggerisce di eliminare l'invidiato; solo che l'invidiato fiorisce sempre,
mentre chi invidia appassisce.
[4] Per due anni nel timore del Signore mortificai l'anima mia col digiuno. E riconobbi che la
liberazione dall'invidia si produce attraverso il timore di Dio.
[5] Se uno infatti si rifugia nel Signore, lo spirito cattivo fugge via da lui, e la sua mente
diventa leggera.
[6] Finisce con l'avere misericordia dell'invidiato e condivide i sentimenti di coloro che lo
amano: così si libera dall'invidia.
IV.
[1] Poiché mio padre mi vedeva taciturno, mi interrogava sui miei sentimenti: io gli dicevo che
avevo il fegato gonfio.
[2] Soffrivo infatti più di tutti, perché il colpevole ero io della vendita di Giuseppe.
[3] Quando poi andammo in Egitto e mi mise in prigione come spia, riconobbi che soffrivo
giustamente e non mi ribellai.
[4] Giuseppe era buono ed aveva in sé uno spirito di Dio; era compassionevole e
misericordioso, non si ricordò del male che gli avevo fatto, ma mi amò insieme coi miei fratelli.
[5] Guardatevi, dunque, figlioli miei, da ogni gelosia ed invidia e comportatevi in semplicità di
cuore, perché Dio conceda anche a voi grazia, onore e benedizione, sulle vostre teste, come
avete visto che é capitato a Giuseppe.
[6] Giorno dopo giorno, mai ci rinfacciò quel che era successo, ma ci amò come la sua anima e
ci onorò più dei suoi figli, donandoci ricchezza, bestiame e prodotti della terra.
[7] Anche voi, figlioli miei, amate ciascuno il suo fratello in bontà di cuore, così lo spirito
dell'invidia starà lontano da voi.
[8] Esso rende l'anima crudele, distrugge il corpo alla volontà offre ira e guerra incita al
sangue <....>. conduce la mente alla ribellione all'anima produce turbamento al corpo
tremore.
[9] Anche durante il sonno gli appare una qualche gelosia cattiva che lo divora, sconvolge la
sua anima con l'aiuto di spiriti malvagi, mette in agitazione il suo corpo, fa svegliare la mente
tutta confusa: appare agli uomini come spirito malvagio e venefico.
V.
[1] Per questo Giuseppe era d'aspetto florido e bello, perché in lui non abitava nulla di cattivo.
Infatti il volto tradisce il turbamento dello spirito.
[2] E ora, figlioli miei, rendete buoni i vostri cuori davanti al Signore, rendete piane le vostre
vie davanti agli uomini; così troverete grazia davanti al Signore e agli uomini
[3] Guardatevi, dunque, dall'impudicizia, perché l'impudicizia é madre dei mali separandoci da
Dio e avvicinandoci a Beliar.
[4] Io ho visto infatti nei caratteri del libro di Enoc, che i vostri figli periranno a causa
dell'impudicizia e con la spada faranno ingiustizia ai figli di Levi.
[5] Ma di fronte a Levi non potranno reggere, perché egli combatterà la guerra del Signore e
vincerà ogni vostro assalto.
[6] Saranno dispersi a piccoli gruppi in mezzo a Levi e a Giuda e fra di voi non ci sarà più
nessuno che tenga il potere, come ha profetizzato anche nostro padre nelle benedizioni.
VI.
[1] Ecco, vi ho detto tutto, per poter essere innocente del vostro peccato.
[2] Se vi toglierete di dosso l'invidia e ogni durezza di cuore, come rosa fioriranno le mie ossa
in Israele, come giglio la mia carne in Giacobbe. Il mio profumo sarà come profumo del Libano,
si moltiplicheranno dei santi usciti da me, per tutti i tempi dei tempi i loro rami si estenderanno
per ampio tratto.
[3] Allora perirà la discendenza di Canaan e resto non ci sarà in Amalek. Periranno tutti i
Cappadoci, tutti i Khettei scompariranno.
[4] Allora verrà meno la terra di Cam e tutto il popolo perirà. Allora tutta la terra sarà libera
dal tumulto e tutta la distesa sotto il cielo dalla guerra.
[5] Allora Sem sarà glorificato, perché il Signore Iddio, il Grande d'Israele, apparirà sulla terra
[come uomo] per salvare in sé Adamo.
[6] Allora tutti gli spiriti dell'inganno saranno calpestati, e gli uomini domineranno gli spiriti
malvagi.
[7] Allora io risorgerò nella gioia e benedirò l'Altissimo per le sue meraviglie, [perché Dio,
prendendo un corpo e mangiando insieme con gli uomini, li ha salvati].
VII.
[1] E ora, figlioli miei, ubbidite a Levi e a Giuda, non ribellatevi a nessuna di queste due stirpi,
perché da esse sorgerà per noi la salvezza di Dio.
[2] Infatti il Signore farà sorgere da Levi [come] un Sommo Sacerdote e da Giuda [come] un
re [Dio e uomo]. Così salverà [tutti i popoli] e il popolo di Israele.
[3] Per questo io vi ordino di ordinare anche voi ai vostri figli di osservare questi
comandamenti al loro tempo".
VIII.
[1] Quando Simeone ebbe finito di fare queste raccomandazioni ai suoi figli, si addormentò coi
suoi padri, all'età di centoventi anni.
[2] Lo deposero in un sarcofago di legno, per poi riportare le sue ossa in Hebron. Le
riportarono di nascosto durante la guerra egiziana.
[3] Gli egiziani conservarono le ossa di Giuseppe nelle tombe reali,
[4] perché gli indovini avevano detto loro che, se le ossa di Giuseppe fossero uscite
(dall'Egitto), vi sarebbero state su tutta la regione oscurità e tenebra e grandi sciagure per gli
egiziani, cosicché nessuno, nemmeno con una lampada, avrebbe riconosciuto suo fratello.
IX.
[1] I figli di Simeone piansero il loro padre. Restarono in Egitto fino ai giorni del loro esodo con
Mosé.

TESTAMENTO DI LEVI, TERZO FIGLIO DI GIACOBBE E DI LEA
I.
[I] Copia delle parole di Levi. Tutte le raccomandazioni che lasciò in testamento ai suoi figli,
secondo le quali avrebbero dovuto comportarsi, e tutte le predizioni di ciò che sarebbe
accaduto loro fino al giorno del giudizio.
[2] Era ancora sano, quando li chiamò a sé; ma gli era stato rivelato che stava per morire.
Quando si furono riuniti, disse loro:
II.
[1] Io, Levi, fui concepito in Harran e vi nacqui. Poi venni con mio padre a Sichem.
[2] Ero giovane, avevo circa venti anni, quando vendicai Dina, nostra sorella, insieme con
Simeone, per l'offesa di Emmor.
[3] Una volta, mentre pascolavo i greggi ad Abelmaul, venne su di me lo spirito di intelligenza
del Signore e vidi tutti gli uomini smarrire la loro via: sopra le mura si era insediato il peccato
e l'ingiustizia si era stabilita sopra la torre.
[4] Mi preoccupai per la stirpe dei figli degli uomini e pregai il Signore perché fossi salvo.
[5] Allora cadde su di me un sonno: vidi un monte alto ed io ero su di esso.
[6] Ecco, si aprirono i cieli e un angelo del Signore mi disse: "Levi, Levi, entra".
[7] Entrai nel primo cielo e vi vidi molta acqua sospesa.
[8] E vidi ancora un secondo cielo molto più luminoso e splendente: c'era infatti un'altezza
sconfinata.
[9] Domandai all'angelo: "Che significa questo cielo che é così?". Mi rispose l'angelo: "Non ti
stupire di questo, perché vedrai un altro cielo ancora più splendente e più puro.
[10] Quando sarai salito lassù, sarai vicino al Signore. Sarai suo ministro. rivelerai agli uomini i
suoi misteri e annunzierai riguardo a chi verrà a riscattare Israele.
[11] Attraverso te e Giuda Dio apparirà agli uomini, salvando in sé stesso tutto il genere
umano.
[12] Da ciò che appartiene al Signore vengono i tuoi mezzi di sostentamento. Egli sarà per te
campo e vigna, frutto della terra, oro e argento.
III.
[1] Ascolta dunque (ciò che ti dico) dei cieli che ti sono stati mostrati. Quello più basso, per
questo ti appare triste, perché vede tutte le ingiustizie degli uomini.
[2] Esso tiene pronti fuoco, neve e ghiaccio per il giorno del giudizio (che sarà) nella giustizia
di Dio. In esso infatti ci sono tutti gli spiriti delle punizioni, per fare vendetta degli uomini.
[3] Nel secondo ci sono le potenze degli accampamenti, (gli angeli) schierati a battaglia per il
giorno del giudizio, per far vendetta degli spiriti dell'inganno e di Beliar. Al di sopra di loro
stanno i santi.
[4] Nella sede poi più alta di tutte c'é la grande gloria che é al di sopra di ogni santità.
[5] Nel cielo sotto di esso ci sono gli arcangeli, che prestano il loro servizio e placano il Signore
per tutti i peccati di ignoranza dei giusti.
[6] Offrono al Signore un aroma profumato, un sacrificio spirituale e incruento.
[7] Nel cielo sotto ci sono gli angeli che portano le risposte agli angeli del volto del Signore.
[8] In quello ancora sotto ci sono i troni e le potenze, in esso si inneggia incessantemente a
Dio.
[9] Quando Dio volge il suo sguardo verso di noi, tutti tremiamo: il cielo, la terra e l'abisso si
scuotono davanti al volto della Sua maestà.
[10] I figli degli uomini peccano e provocano l'ira dell'Altissimo, perché non comprendono
queste cose.
IV.
[1] Sappi ora che il Signore giudicherà i figli degli uomini. Quando le pietre si spaccheranno,
quando il sole si spegnerà, quando le acque si prosciugheranno, quando il fuoco si ritirerà,
quando tutta la creazione sarà sconvolta, quando gli spiriti invisibili saranno annientati, quando
l'Ade sarà spogliato delle sue armi [per la passione dell'Altissimo], gli uomini disubbidienti
induriranno nella loro ingiustizia e per questo saranno giudicati e puniti.
[2] L'Altissimo ha ascoltato la tua preghiera di separarti dall'ingiustizia e di divenire per lui
figlio, servo e ministro del Suo volto.
[3] Tu brillerai in Giacobbe della luce della conoscenza sarai come un sole per tutta la stirpe di
Israele.
[4] A te sarà data la benedizione, e a tutta la tua stirpe finché il Signore non visiterà tutti i
popoli con la Sua [del Figlio Suo] misericordia per sempre [solo che i tuoi figli gli metteranno
le mani addosso per impalarlo].
[5] Per questo ti é stata data prudenza e conoscenza, per insegnare ciò ai tuoi figli.
[6] Infatti coloro che ti benedicono saranno benedetti,e coloro che ti maledicono periranno.
V.
[1] A questo punto l'angelo mi aprì le porte del cielo, e vidi il Santo Altissimo seduto sul trono.
[2] Mi disse: "Levi, ti ho dato le benedizioni del sacerdozio, finché io non venga ad abitare in
mezzo a Israele".
[3] Allora l'angelo mi riportò giù sulla terra, mi dette uno scudo e una spada, e mi disse: "Su
Sichem vendica Dina, tua sorella, ed io sarò con te, ché mi ha mandato il Signore".
[4] Fu allora che uccisi i figli di Emmor, come sta scritto nelle tavole dei padri.
[5] Gli dissi: "Signore, Ti prego, insegnami il tuo nome, per poterti invocare nel giorno
dell'afflizione".
[6] Ed egli mi rispose: "Sono l'angelo che intercede per la stirpe d'Israele, perché non sia
colpita".
[7] Allora mi svegliai e benedissi l'Altissimo.
VI.
[1] Quando arrivai da mio padre, trovai uno scudo di bronzo; e da questo deriva il nome del
monte, Aspis, che é vicino a Gebal, a sud di Abima.
[2] Io custodivo queste parole nel mio cuore.
[3] Dopo di questo, consigliai a mio padre e a Ruben, mio fratello, di dire ai figli di Emmor di
farsi circoncidere, perché ero pieno di zelo per l'abominio che avevano fatto a mia sorella.
[4] Per primo uccisi Sichem e Simeone uccise Emmor.
[5] Subito dopo vennero i miei fratelli e colpirono quella città a fil di spada.
[6] Quando mio padre lo seppe, si sdegnò e si addolorò, perché avevano ricevuto la
circoncisione ed erano stati uccisi; nelle benedizioni saltò il nostro nome.
[7] Avevamo peccato, perché avevamo agito contro il suo parere. Quel giorno perfino si
ammalò.
[8] Ma io sapevo che si trattava di un giudizio di Dio a rovina di Sichem, perché essi volevano
fare anche a Sara e a Rebecca quello che avevano fatto a Dina, nostra sorella. Ma Dio glielo
impedì.
[9] Perseguitarono Abramo, nostro padre, perché era straniero, danneggiarono i greggi al
tempo in cui c'erano bestie gravide e torturarono tremendamente Eblae, un servo che gli era
nato in casa.
[10] Trattarono allo stesso modo tutti gli stranieri: + rapivano a forza le loro donne e le
cacciavano + [11] Ma alla fine l'ira di Dio li prevenne.
VII.
[1] Dissi a mio padre Giacobbe: "Per mezzo tuo il Signore annienterà i Cananei e darà la loro
terra a te e alla tua discendenza dopo di te.
[2] Da oggi Sichem sarà detta la città degli stolti, perché come uno deride un pazzo, così li
abbiamo derisi:
[3] fu una stoltezza quella che commisero in Israele, contaminando mia sorella".
[4] E partiti di là, andammo a Betel.
VIII.
[1] Qui ebbi di nuovo una visione come la prima, dopo che ci avemmo passato settanta giorni.
[2] Vidi sette uomini, vestiti di bianco, che mi dissero:Alzati e indossa la veste del sacerdozio,
la corona della giustizia, il pettorale dell'intelligenza, la stola della verità, il diadema della
fedeltà, la mitra + della testa + e l'efod della profezia.
[3] Ciascuno di loro portava un oggetto, me li misero addosso e mi dissero: Da ora sii
sacerdote, tu e tutta la tua discendenza.
[4] Il primo mi unse con l'olio sacro e mi dette un bastone.
[5] Il secondo mi lavò con acqua pura e mi fece mangiare pane e (bere) vino sacro; mi rivestì
della stola sacra e gloriosa.
[6] Il terzo mi mise una veste di lino simile a un efod.
[7] Il quarto mi circondò di una fascia simile a porpora.
[8] Il quinto mi dette un ramo di grasso olivo.
[9] Il sesto mi pose sul capo una corona.
[10] Il settimo mi pose sul capo il diadema del sacerdozio e mi riempì le mani di incenso,
cosicché potessi esercitare il sacerdozio per il Signore Iddio.
[11] E mi dicono:Levi, la tua discendenza si dividerà in tre funzioni, come segno della gloria
del Signore che deve venire.
[12] Il primo ufficio sarà grande. Al di sopra di esso non potrà essercene un altro.
[13] Il secondo sarà costituito dal sacerdozio.
[14] E in quanto al terzo, [gli sarà dato un nome nuovo, perché sorgerà un re da Giuda e farà
un sacerdozio nuovo, secondo l'ordine dei pagani e per tutti i pagani.
[15] Amabile é la sua apparizione come profeta dell'Altissimo dal seme di Abramo, nostro
padre].
[16] Ogni cosa che ci sia bella in Israele sarà tua e della tua discendenza. Mangerete ogni cosa
che sia bella a vedersi, la tua discendenza si dividerà la tavola del Signore.
[17] Da essa nasceranno dei sacerdoti, dei giudici e degli scribi;e secondo il loro cenno sarà
conservato ciò che é sacro.
[18] Svegliandomi, mi resi conto che questo sogno era simile al primo.
[19] Ma io tenni nascosto anche questo nel mio cuore e non lo rivelai a nessuno sulla terra.
IX.
[1] Dopo due giorni Giuda e io, insieme con nostro padre Giacobbe, partimmo per (andare a
trovare) nostro nonno Isacco.
[2] E il padre di mio padre mi benedisse secondo le visioni che avevo avuto; ma non volle
venire con noi a Betel.
[3] Quando arrivammo a Betel, mio padre Giacobbe ebbe una visione che mi riguardava: sarei
stato per loro come sacerdote.
[4] E alzatosi presto, versò al Signore tutte le decime per mano mia.
[5] Così arrivammo a Hebron per rimanervi.
[6] Isacco mi invitava continuamente a imprimermi nella mente la Legge del Signore, come mi
aveva detto l'angelo.
[7] Egli (Isacco) mi insegnava la Legge sul sacerdozio, sui sacrifici, sugli olocausti, sulle
primizie, sul sacrificio volontario e su quello di salvezza.
[8] Tutti i giorni mi insegnava con grande impegno e mi diceva:
[9] "Guardati dallo spirito di impudicizia, perché é tenace e può contaminare il santuario
attraverso il tuo seme.
[10] Prenditi, dunque, quando sei ancor giovane, una moglie senza macchia, che non sia stata
di altri e che non venga da famiglia pagana.
[11] Prima di entrare nel tempio, làvati, e mentre sacrifichi, sciàcquati le mani; quando avrai
finito il sacrificio, sciàcquatele ancora
[12] Fa' offerte al Signore (solo) con legno dei dodici alberi sempreverdi, come m'insegnò
Abramo.
[13] Offri sacrifici al Signore di ogni animale e uccello puro.
[14] Offri le primizie di ogni primogenito e della vigna in sacrificio al Signore Iddio. Ogni
sacrificio salalo col sale -.
X.
[1] E ora osservate, figlioli, quanto io vi ordino, poiché vi ho rivelato quanto ho ascoltato dai
miei padri.
[2] Ecco, sono innocente di ogni vostra empietà e della trasgressione che farete alla fine dei
tempi [contro Cristo salvatore del mondo], ingannando Israele e attirando contro di esso
grandi mali da parte del Signore.
[3] Voi commetterete in Israele trasgressioni tali, che Gerusalemme non potrà reggere di
fronte alla vostra malvagità, ma il velo del tempio si scinderà, per non coprire la vostra
vergogna.
[4] Sarete dispersi come prigionieri fra le genti, e lì sarete di vergogna e di maledizione.
[5] Ma la casa che il Signore sceglierà, si chiamerà Gerusalemme, come sta scritto nel libro di
Enoc il giusto.
XI.
[1] Quando, dunque, mi sposai, avevo ventotto anni; la donna si chiamava Melca.
[2] Essa concepì e partorì un figlio, cui pose nome Gersam, perché ci trovavamo in terra
straniera.
[3] Di lui io vidi che non era nella prima fila.
[4] Quando avevo trentacinque anni, nacque Kaath al tramonto.
[5] Vidi in una visione: stava in alto, in mezzo all'assemblea.
[6] Per questo lo chiamai Kaath, che significa principio di grandezza e unione.
[7] Come terzo figlio mi partorì Merarì, quando avevo quaranta anni, e poiché sua madre non
riusciva a partorirlo, lo chiamò Merarì, cioé amarezza.
[8] Iokhabed nacque in Egitto, quando avevo sessantaquattro anni. Allora ero glorioso in
mezzo ai miei fratelli.
XII.
[1] Gersam si sposò e generò da sua moglie Lomné e Semeé.
[2] I figli di Kaath erano Amram, Isakhar, Hebroné e Ozeel.
[3] I figli di Merarì erano Moolì e Musì.
[4] Quando io avevo novantaquattro anni, Amram sposò Iokhabed, la mia figliola, perché lui e
mia figlia erano nati nello stesso giorno.
[5] Avevo otto anni, quando entrai nella terra di Canaané e diciotto, quando uccisi Sichem. A
diciannove diventai sacerdote e a ventotto mi sposai; a quaranta entrai in Egitto.
[6] E ecco, figlioli miei, voi siete la terza generazione.
[7] Giuseppe morì quando avevo centodiciotto anni.
XIII.
[1] E ora, figlioli miei, vi ordino: temete il Signore Iddio vostro con tutto il vostro cuore, e
comportatevi con semplicità secondo tutta la sua Legge.
[2] Insegnate anche voi ai vostri figlioli a leggere e scrivere, perché abbiano l'intelligenza per
tutta la loro vita, leggendo incessantemente la Legge di Dio.
[3] Ché chiunque conosca la Legge del Signore, sarà onorato e dovunque vada, non resterà
straniero.
[4] Ma acquisterà anche molti amici oltre ai genitori e molti fra gli uomini desidereranno
servirgli e apprendere la Legge dalla sua bocca.
[5] Praticate, dunque, figlioli miei, la giustizia qua sulla perché possiate trovarla nei cieli.
[6] Seminate cose buone nelle vostre anime e le ritroverete nel corso della vostra vita Ma se
ci seminate cose cattive, mieterete ogni turbamento e afflizione.
[7] Acquistate la sapienza nel timore del Signore, così, anche se finirete prigionieri, anche se
saranno distrutte città e campagne, anche se andrà perduto oro, argento e ogni bene, nessuno
può togliere la sapienza al saggio, tranne l'accecamento dell'empietà e l'indurimento del
peccato.
[8] Ché se uno si salva da queste azioni cattive, allora gli verrà splendente la sapienza anche
di fronte ai nemici, avrà una patria anche in terra straniera e sarà trovato amico anche in
mezzo a nemici.
[9] Chiunque insegna cose buone e le mette in pratica, terra, sarà compagno di trono di re,
come Giuseppe, mio fratello.
XIV.
[1] Io, dunque, figlioli miei, ho visto che alla fine dei tempi commetterete empietà contro il
Signore, stendendo le mani malvagiamente, e diventerete oggetto di scherno in mezzo a tutti i
popoli.
[2] Nostro padre Israele é puro dell'empietà dei Sommi Sacerdoti [che stendono le loro mani
contro il salvatore del mondo].
[3] Come infatti il sole é più puro [di fronte al Signore] della terra, così anche voi siete le
lampade d'Israele di fronte a tutti i popoli.
[4] E se voi diventerete tenebra a causa dell'empietà, che resterà da fare alle genti che vivono
nella cecità? Voi attirerete la maledizione sopra la nostra gente e così finirete col distruggere la
luce della Legge che é stata data per illuminare tutti gli uomini, insegnando comandamenti
contrari alla volontà di Dio.
[5] Rapinerete il Signore delle Sue offerte e ruberete dalla Sua parte ciò che gli spetta,
mangiandolo in spregio con le prostitute.
[6] Insegnerete le Leggi del Signore per avidità infamerete donne sposate, starete in
compagnia di prostitute e di adultere; prenderete in mogli le figlie dei gentili e quest'unione
sarà per voi come Sodoma e Gomorra.
[7] Diventerete superbi per il vostro sacerdozio, alzandovi contro gli uomini; [e non solo
questo, ma anche contro i comandamenti di Dio.]
[8] Disprezzerete le cose sacre, schernendo e deridendo.
XV.
[1] Per questo, il tempio che il Signore si sceglierà sarà deserto per la vostra impurità, e voi
sarete prigionieri tra tutti i popoli.
[2] Voi sarete per loro oggetto di disprezzo, riceverete infamia e vergogna grandissime da
parte del giusto giudizio di Dio.
[3] Tutti coloro che vi odieranno, gioiranno della vostra rovina.
[4] E se non otterrete misericordia per (i meriti di) Abramo, di Isacco e di Giacobbe, nostri
padri, non resterà nessuno della vostra stirpe sopra la terra.
XVI.
[1] Ora io ho conosciuto che andrete errando per settanta settimane, contaminerete il
sacerdozio e profanerete gli altari.
[2] Metterete via la Legge e [con la condotta cattiva] disprezzerete le parole dei profeti
Perseguiterete i giusti, odierete i pii, vi vergognerete delle parole di coloro che diranno la
verità.
[3] [Un uomo che rinnoverà la Legge con la potenza dell'Altissimo, lo considererete un
ingannatore e alla fine vi muoverete a ucciderlo, senza riconoscere la sua dignità e riversando
il sangue innocente sulle vostre teste per la (vostra) malvagità].
[4] Per questo io vi dico che il vostro tempio sarà deserto fino alle fondamenta.
[5] Non ci sarà per voi luogo puro, ma in mezzo ai popoli sarete maledizione e dispersione,
finché Egli non volga di nuovo il Suo sguardo verso di voi, abbia misericordia e vi accolga [per
mezzo della fede e dell'acqua].
XVII.
[1] E poiché avete ascoltato riguardo alle settanta settimane, ascoltate anche riguardo al
sacerdozio.
[2] Per ogni giubileo vi sarà un sacerdozio. Nel primo giubileo il primo unto al sacerdozio sarà
grande, e parlerà a Dio come a un padre. Il suo sacerdozio sarà perfetto col Signore [e nei
giorni della sua gioia Egli risorgerà per la salvezza del mondo].
[3] Nel secondo giubileo l'unto sarà accolto con dolore dell'amato; il suo sacerdozio sarà onore
e sarà glorificato da parte di tutti.
[4] Il terzo sacerdote sarà accolto con dolore.
[5] Il quarto sarà nelle doglie, perché sotto di lui l'ingiustizia raggiungerà il popolo, e ogni
ebreo odierà il suo prossimo.
[6] Il quinto sarà accolto nella tenebra.
[7] Così il sesto e il settimo.
[8] Sotto il settimo ci sarà una contaminazione, che non posso dire di fronte agli uomini; ma
coloro che la commetteranno, capiranno.
[9] Per questo essi si troveranno in prigionia e saccheggio: la loro terra e il loro possesso
saranno annientati.
[10] Nella quinta settimana torneranno nella loro terra devastata e rinnoveranno il tempio del
Signore.
[11] Nella + settantasettesima + verranno dei sacerdoti idolatri, bellicosi, avidi, superbi,
trasgressori della Legge, empi, pederasti e terofili.
XVIII.
[1] Quando il Signore avrà fatto vendetta di loro, il sacerdozio scomparirà.
[2] Allora il Signore farà sorgere un sacerdote nuovo, al quale tutte le parole del Signore
saranno rivelate. Egli farà sulla terra un giudizio di verità, durante molti giorni.
[3] [Nel cielo sorgerà il suo astro, come di un re, brillando della luce della conoscenza
un giorno nel sole. Sarà celebrato su tutta la terra].
[4] Questi brillerà come il sole sulla terra e farà scomparire ogni tenebra di sotto al cielo; vi
sarà pace su tutta la terra.
[5] Ai suoi giorni i cieli esulteranno, [la terrà gioirà] e le nubi si rallegreranno. [La conoscenza
del Signore si riverserà sopra la terra, come acqua del mare]. Gli angeli della gloria [del volto
del Signore] si rallegreranno di lui.
[6] I cieli si apriranno [e dal tempio della gloria verrà su di lui la santità, con voce paterna
come da Abramo a Isacco].
[7] La gloria dell'Altissimo sarà pronunciata sopra di lui, e lo spirito di intelligenza e di santità
riposerà su di lui [sull'acqua].
[8] Egli infatti darà la maestà del Signore ai suoi figli, in verità e per sempre. Egli non avrà
successori, di generazione in generazione e per sempre.
[9] Al tempo del suo sacerdozio, i popoli cresceranno nella conoscenza sulla terra; saranno
illuminati per la grazia del Signore. [Ma Israele rimpicciolirà nella mancanza di conoscenza e si
ottenebrerà nel dolore]. Sotto il suo sacerdozio scomparirà il peccato, e i trasgressori della
Legge cesseranno di fare il male [mentre i giusti riposeranno in Lui].
[10] Inoltre Egli aprirà le porte del paradiso e devierà la spada puntata contro Adamo.
[11] Darà da mangiare dell'albero della vita ai santi e su di essi starà lo spirito di santità.
[12] Beliar sarà legato da lui che darà ai suoi figli il potere di calpestare gli spiriti maligni.
[13] Il Signore si rallegrerà dei Suoi figli e si compiacerà per sempre di coloro che ama.
[14] Allora esulteranno Abramo, Isacco e Giacobbe, anch'io gioirò e tutti i santi si rivestiranno
di gioia.
XIX.
[1] E ora, figlioli miei, avete ascoltato tutto. Scegliete per voi o la luce o la tenebra, la Legge
del Signore o le opere di Beliar".
[2] I suoi figli gli risposero dicendo: "Procederemo davanti al Signore e ci comporteremo
secondo la sua Legge".
[3] E il loro padre disse loro: "Testimone é il Signore, testimoni i Suoi angeli, testimoni voi e
testimone io di ciò che avete detto". I suoi figli gli dissero: "Testimoni".
[4] Così Levi smise di dare ordini ai suoi figli, distese le sue gambe sul letto e si congiunse ai
suoi padri, dopo aver vissuto centotrentasette anni.
[5] Lo deposero in un sarcofago e dopo lo seppellirono in Hebron insieme con Abramo, Isacco
e Giacobbe.
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